IL TRENO

Tutto quello che desiderate e non avete mai osato confidare.
Rispondi
Avatar utente
franzsessanta
--------------------
--------------------
Messaggi: 2
Iscritto il: sabato 12 agosto 2023, 14:02
Genere: Cuckold
Posso Ospitare: No
Fumatore: No
Sessualità: rapporti esclusivamente etero con cuck assente
Cerco un Bull: io sono un bull!
Cerco una Coppia: non cerco coppia!
Annuncio: eccomi qui:
Località: Provincia di Latina

IL TRENO

Messaggio da franzsessanta »

Ci aspettava un viaggio in treno. Era inevitabile. Una parente di lei che stava male da sempre e bisognava fargli pur visita ogni tanto. Scegliemmo il giorno e la data con notevole anticipo, c'era da sistemare e organizzare prima di partire. Quindi, solita routine quotidiana frammentata da qualche preparativo per il viaggio e la la visita. Eravamo sposati da anni e con prole. Le cose funzionavano abbastanza bene tra noi. Forse un po di stanchezza e di noia a letto,.. a cui da buon marito “aperto” cercavo di rimediare rendendo un po pepati i fine settimana con l'affitto di videocassette porno in una videoteca di un altro quartiere. Niente di che,... come, penso, facciano tante coppie dopo un po d'anni di matrimonio. Devo dire che la visione delle pellicole un po ormai ci annoiava, c'eravamo abituati pure a quelle. Cosi' cominciai a osare un po di piu'. Come di consueto, dopo la visione c'era il sesso reale. L'iniziativa partiva sempre da me, davo sfogo a tutte porcate che avevamo visto e gli dicevo le fantasie che mi venivano spontanee. La protagonista delle porcate era sempre lei. Tradimenti, club prive', giochi di ruolo, insomma trasgressioni di ogni tipo. Quella su cui insistevo maggiormente era dove lei si lasciava guardare mentre faceva l'amore con un altro e io guardavo. Insomma, diciamola tutta, mi piaceva essere un cornuto. L'idea di avere una moglie che si concedeva ad altri mi eccitava da morire. Allo stesso tempo la cosa mi terrorizzava. Vivevamo in un piccolo centro e le voci corrono subito e arrivano dappertutto. Quindi le corna felici rimanevano un desiderio inappagato e frustrante. Pero' adesso c'era questo viaggio,... si andava “fuori”,... La fantasia correva come un treno! Come quel treno che dovevamo prendere,...

E' risaputo, il desiderio accentua la fantasia. Cominciai a vederla finalmente vestita un po provocante,... da noi era inimmaginabile. Speravo che vedendola sexy e provocante la immaginassero anche disponibile al corteggiamento. L'idea della cavigliera a destra che dichiarasse lo status di disponibilita' al corteggiamento e altro non era proprio il caso. Era troppo. Ma un abbigliamento un po ose' non mi sarebbe dispiaciuto affatto. Decisi che ci avrei provato. Dovevo provare a convincerla. Cosi' cominciai a intrigarla, specie durante il sesso. La supplicavo di accontentarmi a vestirsi un po' piu' sexy,... tanto saremmo stati fuori paese e nessuno ci avrebbe visti.

Faceva storie. Al massimo stava zitta e non replicava. Meglio di un “no” deciso,... A letto si lasciava andare un po di piu', ma in quei momenti prometteva di tutto. Poi si rimangiava tutto! Neanche gli avessi avessi chiesto chissa' che,... battere il marciapiede,... andare in un prive',... mah,... Intanto la data della partenza si avvicinava. Mi rendevo conto che dovevo fare qualcosa,... una forzatura! Una sera, dopo il lavoro e prima di rientrare a casa, andai in un negozio di intimo e facendo una gran faccia tosta comprai un paio di calze autoreggenti. Uscii da quel negozio col viso in fiamme! Rosso di vergogna! Nascosi la confezione e andai a casa. Non dissi niente a mia moglie. Fu una serata come tante. Arrivo' il fine settimana e quindi il momento del sesso. Soliti filmetti, soliti giochini, solite fantasie,... solo che al momento giusto e quando lei era bella che in caldo gli proposi di indossare una cosa che gli avevo comprato. Subito si insospetti'! Ma di fronte alle mie insistenze e preghiere acconsenti'. Gli portai il pacchetto e lei lo apri',... vide che erano solo delle calze e si rilasso' un po. Gli dissi di provarle perche' volevo vedere come stava. Lo fece e rimasi sconvolto. Era bellissima e sconvolgente. Guardandola in viso mi resi conto che anche lei era altrettanto presa. La abbracciai da dietro e come un serpente tentatore gli chiesi se si piaceva. Mi rispose di si. Gli dissi che mi sarebbe piaciuto condividere con altri uomini tanta bellezza e fascino. La vidi perplessa,... e la rincuorai subito dicendogli che poteva indossarle quando saremmo andati a far visita alla zia,... tanto, nessuno ci conosceva. Non rispose.

La settimana che segui' fu terribile,... provero' comunque a raccontarvela. Cominciai presto a stare male, veramente male, nel corpo e nello spirito. Cominciai ad avere mille ripensamenti e soprattutto cominciai a dubitare di me stesso. Della mia salute mentale. Credevo di stare impazzendo, non mi riconoscevo piu'. Ero consapevole che quello che stavo sognando era una pazzia che mi avrebbe distrutto la vita e tutto il resto. Mi stavo giocando tutto e perdipiu' l'amore di mia moglie. Avevo notato che piu' i passavano e piu' evitavamo di guardarci in viso. Nessuno dei due reggeva lo sguardo dell'altro. Era come stessimo subendo un destino che ci era stato predestinato senza la nostra consapevolezza. Non avevamo idea cosa sarebbe successo il giorno della partenza. Consideravamo perfino l'ipotesi che non sarebbe successo un bel niente. Ma dentro di noi sapevamo benissimo che qualcosa era cambiato per sempre. Le nostre vite erano in balia della nostra pazzia. Mia moglie era un enigma misterioso ma io stavo vivendo uno dei momenti piu' sconvolgenti della mia vita. Cominciai ad avere mal di testa che mi stringevano le tempie. Avevo attacchi di ansia che mi toglievano il respiro. Ma soprattutto in certi momenti credevo proprio di morire, il cuore cominciava a battere forte e senza controllo ed ero sicuro che si sarebbe fermato da un momento all'altro. Provavo a calmarlo cercando di pensare a qualcosa di diverso dalla mia ossessione. Non ci riuscivo. Aspettavo il momento fatale con rassegnazione. A mia moglie non raccontavo nulla di quanto mi stava succedendo perche' non volevo indurla in un ripensamento. Che pazzia. Dovetti constatare che si erano interrotti anche i momenti di intimita'. Non ci pensavo per niente. Ero un diventato un impotente.
La sera prima della partenza, mentre preparavamo i pochi bagagli, a malapena trovai il coraggio e il fiato per sussurrargli cosa avrebbe messo in valigia e come si sarebbe vestita per il viaggio. Farfuglio' qualcosa in un sussurro tanto da non capire cosa rispose. Presi l'ultimo coraggio che mi restava e gli chiesi se avresse indossato le calze autoreggenti. Non mi rispose, ma si giro' e mi guardo' con una faccia inespressiva e dura. Mi gelai. Lei continuo' a trafficare con le sue cose. Io lasciai perdere, sfinito. La mattina dopo mi svegliai di umore malinconico, lei taciturna. La spiai per un po fino a quando decise di alzarsi da letto e andare in cucina per la colazione. Io ne approfittai per andare in bagno. Provai a toccarmi il cazzo per vedere come reagiva. Niente, una lumachina minuta e raggrinzita. Andai in cucina anche io. Fu una colazione mesta e taciturna. Parlammo quando bastava e nient'altro, poi lei ando' a prepararsi. Io gli dissi che lasciavo la precedenza a lei per il bagno e la camera da letto. Io mi sarei preparato dopo di lei. I bagagli erano gia' pronti. Non ci mise molto a ritornare in cucina. Si fermo' sulla porta e fissandomi spavalda e dura si alzo' la gonna corta e aderente e senza dire una parola mi mostro' che aveva indossato le autoreggenti. Io rimasi sbalordito e muto. Lei si giro' e ritorno' in camera. Andando mi disse che il bagno era libero e potevo andare. Mi alzai e le gambe mi tremavano.

Continua,...
Remolo
--------------------
--------------------
Messaggi: 86
Iscritto il: mercoledì 3 maggio 2023, 21:12

Re: IL TRENO

Messaggio da Remolo »

Premesse ben scritte e interessanti...
Il mio mondo è pieno di altri mondi.
effe
-
-
Messaggi: 4290
Iscritto il: martedì 27 novembre 2012, 14:28
Posso Ospitare:
Fumatore: No
Tipo di relazione: rapporti occasionali
Annuncio: eccomi qui:
Località: Emilia

Re: IL TRENO

Messaggio da effe »

Non ho capito se è un racconto di fantasia o vita vissuta. È scritto molto bene e quindi attendiamo in trepida attesa il prosieguo.
Però, perdonami un appunto: tutta l’ansia, i timori e lo stress per un paio di autoreggenti?!?
Diciamocelo con franchezza: siamo tutti sempre aspiranti. (cit.Malibu, 22 marzo 2016)
Rispondi